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sabato 7 gennaio 2012

Social Network: usi e costumi

In questo post vorrei solamente evidenzaire i vari usi che si possono fare dei social network.
A parte l'uso personale di contatto e condivisione con gli amici, alcuni ne fanno un uso privato, o di gruppo, per minacciare o istigare all'odio...
Minaccia strage in sinagoga
Delitto di Putignano
Fecebook: gruppo shock contro i gay
Facebook contro i disabili
Razzismo su facebook
Da questi scaturiscono i relativi controgruppi atti alla loro eliminazione mediatica
Basta con il razzismo su facebook
Stop all'omofobia
No ai down. Ribellione su facebook
C'è chi poi ne fa un uso politico (di gruppo o dei singoli) o di semplice sostegno o dissenso politico.

C'è chi lo usa per  elevare personaggi famosi e chi per criticarl.
C'è poi chi li usa per essere informato su ciò che accade nel mondo e per confrontarsi con altri su queste tematiche. C'è poi chi li usa come svago e divertimento.
Molte persone poi li usano per molte di queste cose insieme
A questo punto la domanda che mi pongo è: quali conseguenze possono avere queste pagine sulla formazione dei nostri ragazzi, sulla loro capacità di leggere ed interpretare il mondo, l'etica, la politica? Possono essere da sprono alla riflessione o streotipi a cui aderire? Personalmente continuo a pensare che lo strumento non vada demonizzato ma sfruttato al meglio ma che sia anche necessario ed urgente (oggi con il web, ieri con la tv ed ancora prima, agli albori, con la scrittura a caratteri mobili) agire a livello di formazione ed educazione. Qualsiasi ragazzo abbia ricevuto un'educazione libera, che abbia favorito la sua capacità di pensiero e riflessione, sarà in grado di compiere scelte e valutare da sé cosa sia sano e positivo e cosa dannoso per la dignità umana. Ritengo che la libertà di pensiero, così come nelle piazze reali, debba essere possibile anche nelle piazze virtuali purché non vada a ledere la libertà e soprattutto la dignità dell'altro (e da qui nasce il dilemma etico).





2 commenti:

  1. Leggendo quanto scritto sugli usi di Facebook ho ricordato un comico (ora non ricordo esattamente chi) che affermava: “Facebook serve principalmente a reincontrare persone perse di vista da anni…ma se le hai perse di vista ci sarà un perché!”.
    L’ho trovato molto divertente e vero!
    Su Facebook ritrovi persone delle quali ti interessava poco allora e attualmente, se ci pensi, ti interessa ancora meno.
    Di certo, nella maggior parte dei casi, le vere amicizie non sono quelle che hai bisogno di ricercare sul web ma quelle che hai la fortuna di avere a fianco nella vita di tutti i giorni.
    Buona continuazione.
    Susanna

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  2. Mi inserisco in queste riflessioni perchè Facebook, secondo me, non fa ritrovare gli amici del cuore che si sono persi (contraddizione di termini) ma è l'occasione per incontrare gli amici/conoscenti che si sono persi durante la strada della della vita: chi è andato via dalla propria città per lavoro/studi/amore, ex colleghi, ecc...
    Invece non mi preoccuperei molto del futuro dei giovani per ciò che riguarda la loro formazione ed educazione, anzi. Diminuiranno quelli generalisti come Facebook e aumenteranno quelli più specializzati: quelli professionali come LinkedIn o quelli reputazionali che calcolano quanto si è presenti online e quanto il proprio profilo influenzi gli altri, come Klout.

    E' vero che i social network stanno cambiando la società assieme all'uso di computer portatili e smartphone: tu puoi interagire contemporaneamente con un gruppo reale e con uno a distanza (grazie, per esempio, a WhatsApp) e distribuire la tua identità su più piattaforme, così i meccanismi della vita reale (cercare lavoro, amici, partner) si spostano in digitale nelle community: con i colleghi si usa LinkedIn, con i parenti Facebook.

    .. solo alcune riflessioni...
    buon lavoro.
    Valentina

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